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Tartufo Estivo o Scorzone (Tuber aestivum vitt.)
Caratteristiche organolettiche: il tartufo estivo o scorzone, deriva il suo nome da un peridio particolarmente spesso e suberoso con verruche rilevate a testimonianza del periodo caldo in cui questo fungo matura. La pezzatura può essere notevole, il profumo che emana è tipicamente "fungino", tenue, ma piacevole. I carpofori immaturi, prelevati in modo improprio senza l'ausilio del cane, hanno la polpa chiara e sono privi di profumo. Per il suo valore commerciale modesto, e per l'epoca di raccolta che va da Giugno solitamente fino ad Agosto, può valorizzare l'offerta gastronomica delle strutture ricettive turistiche e agrituristiche, conquistando facilmente anche il palato dei bambini e degli ospiti stranieri.
Le specie arboree simbionti: questo fungo stabilisce simbiosi con varie piante arboree. Nei boschi è associato più frequentemente a roverella e leccio, risultando anche diffuso nei rimboschimenti di pino nero, puri e misti a cerro. Nei grandi parchi che circondano dimore antiche di pregio lo scorzone produce in simbiosi prevalente con il leccio.
Le specie erbacee di accompagnamento:Alcune specie arbustive accompagnano le specie arboree tartufigene. Alcune di esse, come il lauro, il viburno, e il bosso sembrano più legate al contesto di parco o di "ragnaia" in cui i lecci simbionti producono, altre specie come nel caso del ligustro, probabilmente testimoniano la buona dotazione di calcare del suolo.